lunedì 13 agosto 2007

Ciao Don...

12 agosto

Caro Don,
la notizia della tua scomparsa mi è arrivata così, alcuni giorni fa, come una doccia fredda. Pensieri e parole si sono mescolati dentro di me, ricordi confusi, ricordi chiari, ricordi di una adolescenza trascorsa attorno a te, alla "tua", alla "nostra" parrocchia...
Ricordi di frasi che ci hai detto, di quelle che non ci hai detto.
Ricordi che sempre e comunque faranno parte di me e di noi ragazzi che con te siamo cresciuti. Non mi sento di dirti niente di speciale, mi sento solo di ricordarti qui sul nostro blog con tanto rispetto e commozione.
In fondo, tu così burbero e scontroso rimarrai sempre e comunque il NOSTRO DON...
Sarà particolarmente strano venire a casa tra una settimana e sapere che non ci sei più. Sarà molto strano per me realizzare che persone che sono mancate in questi 8 mesi in cui ero lontana, non ci sono più per davvero... Tutto quello che qui ti arriva viene percepito da me in maniera più soft...quasi che una patina, un velo coprisse le brutte notizie e le rendesse meno brutte. Ma la realtà è che tu non ci sei più...e tutto non sarà mai più come prima. Lo so, questa è la vita, ma la realtà a volte è dura da accettare...da metabolizzare...
Caro Don, riposa in pace e adesso che sarai al fianco di Gesù e che avrai trovato la vita eterna accanto a tutti i nostri cari che non ci sono più, a Gianluca e ad Andrea, prega per tutti noi e proteggici.
Un abbraccio sincero che arrivi fin lassù. Sonia
"Le ombre si distendono
scende ormai la sera
e s'allontanano dietro i monti
i riflessi di un giorno che non finirà
di un giorno che ora correrà sempre
perché sappiamo che una nuova vita
da qui è partita e mai più si fermerà.
Resta qui con noi
il sole scende già,
resta qui con noi Signore è sera ormai.
Resta qui con noi
il sole scende già,
se tu sei fra noi la notte non verrà."

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Diversi anni fa venne per la benedizione pasquale, un giovane pretino di Bondanello e, mentre recitavamo insieme il Padre nostro, lui ci guardava attonito...Alla fine della preghiera lui continuava a fissarci e poi ci chiese come mai recitassimo la preghiera così lentamente, pensando alle parole e alle frasi ch le nostre labbra snocciolavano, quasi al rallentatore! Ecco, questo per me è stato il più bel messaggio che mi ha lasciato Don Arrigo: la riflessione, il pensiero, la ponderatezza della liturgia, lui che proprio ponderato non lo sembrava affatto. Quel suo incedere sicuro lungo la navata, quasi una marcia che spogliava del superfluo la parola di Dio fino a renderla sottile e permeabile, anche ai più semplici.
Lo ricordo severo, arrabbiato, lo ricordo con le sue manone a stringere la croce, lo ricordo con quel suo sorriso, rivolto soprattutto ai bambini, anche i più irriverenti, quelli li voleva riprendere solo lui!
Lo ricordo profondamente immerso nella sua preghiera, lo ricordo con il suo cane, lo ricordo al lavoro e lo ricordo nei suoi scritti, mai rindondanti, ma sempre finalizzati all'obiettivo;lo ricordo con noi catechisti, quando a volte ci tirava le orecchie, perchè non riuscivamo a comprendere il vero significato da trasmettere ai ragazzi!
Non voglio pensare alla sua scomparsa, ma al valore di ciò che ha lasciato, come un talento da custodire e da cui ripartire...

Anonimo ha detto...
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